PROGETTO "FAME"
CHI?
Una delle pioniere del movimento Metamodernista, la pittrice Yona affronta il tema sociale legato ai problemi della fame nel mondo contemporaneo all'interno del suo progetto interdisciplinare "HUNGER" (FAME).
QUANDO?
Dal 2009 Yona studia materiali storici sulla carestia in Ucraina e nell’Unione Sovietica nei periodi 1921–1923, 1932–1933, 1946–1947, adottando un approccio accademico nella selezione delle fonti: archivi e interviste personali con testimoni sopravvissuti alla fame.
COME?
Il progetto "HUNGER" utilizza un metodo di ricerca metamoderno, combinando tecniche scientifiche e artistiche, creando un ponte tra scienza e arte visiva.
La sintesi tra arte e scienza permette all’opera d’arte di partecipare al dibattito sulla memoria storica, rivelando il passato in modo più profondo e riflettendolo nel presente.
CHE COSA?
I risultati dello studio e nuove fonti documentarie sono utilizzati per ricreare la fame sovietica in Ucraina sotto forma di dipinti storici metamoderni.
I testi e le immagini visive delle carestie nei dipinti sono documenti complessi con una propria storia di creazione. Non si limitano a “illustrare” la fame, ma ne fanno parte come rappresentazione e significato culturale.
Le immagini nei quadri di Yona fanno luce sulle tragiche conseguenze della fame dal XX secolo.
L’espressione artistica emotiva è un mezzo per penetrare profondamente nell’atmosfera della dignità umana violata.
PERCHÉ?
Attraverso il progetto "HUNGER", Yona intende sensibilizzare sulle conseguenze del totalitarismo e della fame di massa, e ispirare unità e pace tra i popoli del mondo.
Il progetto aiuta a riconoscere che il mondo moderno è diventato ostaggio dei crimini impuniti del totalitarismo sovietico, in particolare della repressione contro i contadini che ha portato alla fame di massa nel XX secolo.
«Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo» – questo pensiero del filosofo George Santayana dovrebbe risuonare come un allarme, amplificato dalla forza dei dipinti storici che compongono il progetto "HUNGER".
I suoni strazianti della fame provenienti dal passato continuano a riecheggiare nelle anime delle persone del presente e del futuro, grazie alla forza dell’Arte Contemporanea.
L’obiettivo del progetto interdisciplinare di Tukuser è unire le persone attraverso il soggetto artistico della "Fame", affinché tali sofferenze non si ripetano mai più nel mondo, e per lanciare un messaggio di Pace:
«Che la sofferenza dei popoli ci unisca, e non ci divida, alimentando ostilità e nuove guerre», Yona, 2017
FILM "ANTROPOFAGO"
Nel maggio 2018, Yona ha iniziato le riprese del documentario "ANTHROPOPHAGE" in diversi villaggi dell’Ucraina, presentando storie personali di fame e antropofagia nella regione di Odessa durante gli anni 1946–1947.
La fame sopprime il riflesso incondizionato nelle persone che sono giunte al cannibalismo. Questo fenomeno caratterizza i periodi storici di trasformazioni sociali, guerre ed epidemie.
La corteccia delle forme di comportamento sociale viene distrutta, il fuoco degli impulsi biologici erompe, e al posto di un socius culturale appare un animale selvaggio, completamente diverso da un essere civilizzato.
DIPINTI
2010 - 2023
Il progetto «Hunger» della pittrice Yona è composto da una serie di dipinti tematici ispirati a documenti. Nel 2009 Yona ha iniziato a studiare materiali storici sulla carestia in Ucraina e nell'URSS nel periodo 1946–1947, utilizzando un approccio accademico nella selezione delle fonti, tra cui archivi e interviste personali con testimoni viventi sopravvissuti alla fame.
ANTROPOFAGO
Released 7 May 2021
«Anthropophage» è un album musicale concettuale di Yona, composto da improvvisazioni sonore elettroniche tremolanti create a Roma tra il 2016 e il 2021.
Suoni che ricreano l’atmosfera terrificante dell’Anthropophage – Suoni dell’inedia, della fame, del delirio.
ARTICOLO SCIENTIFICO
November 2020
L'Istituto di Studi Storici – Accademia Bulgara delle Scienze ha pubblicato un articolo scientifico di Yona Tukuser intitolato «Proiezione di un metodo metamoderno per lo studio della carestia in Bessarabia nel 1946–1947 riflesso nella pittura storica», nella rivista «Istoricheski Pregled».