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HOPE FOR PEACE FROM ITALY Espresso: "LE VOCI DEGLI “ULTIMI” AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO - IL VIDEO"

  • Writer: Yona Tukuser
    Yona Tukuser
  • Apr 26
  • 2 min read

Updated: May 17

HOPE FOR PEACE FROM VATICAN 26.04.2025

"Papa Francesco lascia dietro di sé un’eredità che supera i confini della fede: un pontificato all’insegna della semplicità radicale, del dialogo interreligioso e della lotta quotidiana per i diritti dei poveri, degli emarginati, di chi non ha voce, dalla Palestina, al Mar Mediterraneo, fino all’Ucraina. L’ultimo abbraccio dei fedeli, ieri, ne è stata la dimostrazione."



L’incontro tra due mondi che non si incontrano mai. Quello degli emarginati, di coloro che vengono “dalla fine del mondo”, la stessa fine del mondo da cui proveniva Bergoglio, e il mondo dei potenti, come Donald Trump


Centinaia di migliaia di persone da ogni angolo del globo si sono riversate tra Piazza San Pietro e via Merulana per salutare Jorge Mario Bergoglio, scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni. Come aveva voluto lui stesso, la mattina del 26 aprile, tra le prime file a San Pietro sedevano i migranti e i rifugiati: gli “ultimi”, quelli a cui Francesco ha dedicato la sua voce e il suo pontificato.


A Santa Maria Maggiore, invece, a dare l’ultimo saluto a Bergoglio sono stati un gruppo di poveri, senzatetto, detenuti e transessuali. “È stata una persona che ci ha dato voce e ha rotto certi schemi, oggi con lui anche la chiesa deve fare i conti con le persone di fede della comunità lgbtqia+”, racconta una di loro.

 

Quello che si è svolto il 26 aprile non è stato solo un funerale, ma l’ultimo dei regali lasciati da Bergoglio: l’incontro tra due mondi che non si incontrano mai. Quello degli emarginati, di coloro che vengono “dalla fine del mondo”, la stessa fine del mondo da cui proveniva Francesco, e il mondo dei potenti, come Donald Trump, presente il 26 mattina. 

 

“Papa Francesco anche nel suo ultimo momento è stato capace di riunificare il mondo, facendo incontrare due mondi paralleli e dimostrando che lui apparteneva a tutti”, ha dichiarato David Yambio, il portavoce di Refugees in Libya, anche lui tra le prime file ieri a San Pietro.

 

Papa Francesco lascia dietro di sé un’eredità che supera i confini della fede: un pontificato all’insegna della semplicità radicale, del dialogo interreligioso e della lotta quotidiana per i diritti dei poveri, degli emarginati, di chi non ha voce, dalla Palestina, al Mar Mediterraneo, fino all’Ucraina. L’ultimo abbraccio dei fedeli, ieri, ne è stata la dimostrazione.




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